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L’omicidio simbolico della sorellanza

L’omicidio simbolico della sorellanzamanifestazione Non una di meno nel marzo 2023 a Milano – foto Ansa

Habemus Corpus L’omicidio di Giulia Tramontano ci ha mostrato due opposti. Da una parte c’è l’abisso della stupida crudeltà di un maschio, dall'altra la forza femminile

Pubblicato più di un anno faEdizione del 6 giugno 2023
L’omicidio di Giulia Tramontano ci ha mostrato due opposti. Da una parte c’è l’abisso della stupida crudeltà di un maschio così lontano dal senso della vita, della relazione, dell’empatia da aver ucciso la compagna che portava in grembo suo figlio con la più banale delle motivazioni da lui stesso così raccontata: «Ero stressato per la doppia relazione con un’altra». Non è stato un delitto per sete di possesso, come succede nella maggior parte dei femminicidi, ma un delitto commesso per fastidio, come se Giulia fosse stata per Alessandro Impagnatiello, l’omicida, una mosca da scacciare e non pensarci più. È difficile...

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