Visioni

L’onda anomala dell’immaginario

L’onda anomala dell’immaginario

Visioni Il corpo e l’immateriale, la natura fantastica della normalità, la crisi economica che deforma la realtà. Tra «Le mille e una notte» di Gomes, la guerra ucraina in diretta, la serialità tv, la scommessa forse impossibile di raccontare il mondo

Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 31 dicembre 2015
Che anno è stato il 2015? E soprattutto come l’immaginario ne ha sintetizzato, restituito, o meglio ancora sfidato le continue «provocazioni»? Guerra, morte in rete il flusso del mondo in tutte le sue possibili declinazioni a getto continuo. Una vertigine di fronte alla quale le immagini si devono allenare per rimanere dentro la realtà. E per produrre quegli scarti necessari a restituirne le crepe, i contrasti, le dissonanze. Proviamo qui a tracciare un percorso (parzialissimo) nelle visioni dell’anno che se ne va. Facciamo cambio Che seccatura è il corpo. Se non ci fosse avremmo trascorso un 2015 molto più tranquillo...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi