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L’Oratorio di Jan Nemec

L’Oratorio di Jan Nemec

Trieste Film Festival Nella sezione dedicata dal Festival al '68 nei paesi dell'est il film "Oratorio per Praga" che riprende la spensieratezza della "Primavera" e tutti gli avvenimenti dell'invasione

Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 27 gennaio 2018
Se il ’68 al cinema assume la forma della profezia, per quello cecoslovacco significa la fine, è scoppiato molto tempo prima. I fiancheggiatori dell’invasione russa, i dirigenti del partito, ne bandirono infatti «per sempre» alcuni film che dileggiavano il potere, strigliavano il conformismo, mostravano senza parole lo stato delle cose con la leggerezza sublime della genialità. Schorm, Menzel, Chytilova, Jires, Forman, Passer, Nemec erono i nomi diventati famosi anche all’estero della nova vlna, la nuova onda cecoslovacca. In particolare Nemec era diventato celebre per Diamanti nella notte (’64) fuga di due ragazzi ebrei alla ricerca di un pezzo di pane,...

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