Internazionale
«Lorenzo non è un caduto di serie b»
Siria Il giovane italiano combattente delle Ypg ucciso dall’Isis nella battaglia di Baghouz. Il padre: «Istituzioni in silenzio». Il ricordo dei suoi compagni di lotta a Rojava. Tra una settimana, intanto, l'udienza per i cinque torinesi ex Ypg per cui Digos e Procura hanno chiesto la sorveglianza speciale
Lorenzo Orsetti, nome di battaglia Tekoser, con l’uniforme delle unità di difesa popolari curde Ypg in Siria
Siria Il giovane italiano combattente delle Ypg ucciso dall’Isis nella battaglia di Baghouz. Il padre: «Istituzioni in silenzio». Il ricordo dei suoi compagni di lotta a Rojava. Tra una settimana, intanto, l'udienza per i cinque torinesi ex Ypg per cui Digos e Procura hanno chiesto la sorveglianza speciale
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 19 marzo 2019
«Non ho rimpianti, sono morto facendo quello che ritenevo più giusto, difendendo i più deboli e rimanendo fedele ai miei ideali di giustizia, eguaglianza e libertà. Ricordate sempre che “ogni tempesta comincia con una singola goccia”. Cercate di essere voi quella goccia». Sono le parole di Lorenzo Orsetti, rese pubbliche ieri dalle unità di difesa curde Ypg dopo la conferma dell’uccisione, per mano dell’Isis, del giovane italiano. Trentatré anni, fiorentino, Lorenzo – nome di battaglia Tekoser, lottatore – è stato ucciso a Baghouz, ultima enclave territoriale dell’Isis in Siria. La battaglia finale come è stata chiamata, con migliaia di curdi,...