Internazionale
L’orgoglio di Gezi Park
Turchia Giugno 2013, in Turchia scoppiava la rivolta. In prima fila giovani, donne e persone Lgbtq+ che nel parco avevano il loro rifugio: «Le persone lgbtq+ sono diventate più visibili. Tutte le persone si sono unite contro il male senza badare alle identità». Dieci anni dopo, sono ancora tanti i manifestanti in cella
Il Pride del giugno 2013 a Taksim – Ap/Petr David Josek
Turchia Giugno 2013, in Turchia scoppiava la rivolta. In prima fila giovani, donne e persone Lgbtq+ che nel parco avevano il loro rifugio: «Le persone lgbtq+ sono diventate più visibili. Tutte le persone si sono unite contro il male senza badare alle identità». Dieci anni dopo, sono ancora tanti i manifestanti in cella
Pubblicato più di un anno faEdizione del 7 giugno 2023
Tutto è iniziato con le proteste pacifiche contro la distruzione di uno dei pochi parchi rimasti in centro a Istanbul, il Parco Gezi. Qui è nato, nel giugno 2013, la rivolta popolare più grande della storia della Repubblica di Turchia. Più di sette milioni di persone, quasi ininterrottamente per circa quattro mesi, sono scese in piazza in settantanove città del paese. Un’occasione storica in cui le masse hanno alzato la voce contro un regime fondamentalista, nazionalista, saccheggiatore, sessista, criminale e omo-transfobico. LA SERA del 29 maggio 2013 una decina di persone posero tende dentro il parco con l’obiettivo di essere...