Internazionale
Lotta mapuche: in 27 rifiutano il cibo in carcere da tre mesi
Cile La protesta in corso da maggio, i prigionieri politici chiedono di scontare la pena nelle loro comunità, come 13mila detenuti mandati ai domiciliari a causa dell'epidemia di Covid. Gravi le condizioni del leader spirituale Celestino Cordova
Una protesta mapuche – Ap
Cile La protesta in corso da maggio, i prigionieri politici chiedono di scontare la pena nelle loro comunità, come 13mila detenuti mandati ai domiciliari a causa dell'epidemia di Covid. Gravi le condizioni del leader spirituale Celestino Cordova
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 25 luglio 2020
Le vite dei mapuche contano, ma non per lo Stato cileno. Nulla lo dimostra meglio dello sciopero della fame di 27 prigionieri politici mapuche, tra cui l’autorità spirituale (machi) Celestino Cordova, iniziato più di 80 giorni fa per protestare contro l’assenza di risposte da parte dal governo di Sebastián Piñera. La richiesta dei detenuti, alcuni ancora in attesa di giudizio, è semplice: la possibilità di scontare le pene detentive nelle loro comunità, come previsto dalla Convenzione 169 dell’Organizzazione internazionale del lavoro, ratificata dal Cile nel 2008, e come sollecitato dall’Alto Commissariato Onu per i diritti umani, che, nel contesto della...