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Lucano: «Non andrò a Riace, reclamo giustizia non commiserazione»

Lucano: «Non andrò a Riace, reclamo giustizia non commiserazione»Mimmo Lucano

Intervista Il sindaco: «Non utilizzo strumentalmente il sentimento della pietà. Considero profondamente ingiusta la misura specie dopo quello che ha scritto la Cassazione». Interviene anche il Garante dei diritti dei detenuti Palma: «Deve poter vedere il padre, no a misure punitive»,

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 22 agosto 2019
Dopo avergli impedito di fare campagna elettorale alle ultime comunali, la mannaia del divieto di dimora a Riace colpisce Mimmo Lucano anche nei rapporti affettivi. Non può accorrere al capezzale del padre Giuseppe, 93 anni, malato di leucemia. Il Garante nazionale dei detenuti Mauro Palma ha preso carta e penna per stigmatizzare la misura che «ha un sapore punitivo, non corrisponde al modo in cui i provvedimenti sono stati pensati e istituiti, come il confinamento. Sono preoccupato di questa distorsione». «Quando alcuni provvedimenti raggiungono dei livelli così forti da toccare uno dei principi della Convenzione europea dei diritti dell’uomo nell’ambito...

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