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Lucano non è il «simbolo» ma l’accoglienza realizzata
Riace chiama L’esperienza straordinaria di Riace e del suo sindaco va messa a confronto con l’immondo business della speculazione sui migranti che si svolge nei centri gestiti direttamente dallo Stato, spesso sotto gli occhi e con la complicità di molte Prefetture
Riace chiama L’esperienza straordinaria di Riace e del suo sindaco va messa a confronto con l’immondo business della speculazione sui migranti che si svolge nei centri gestiti direttamente dallo Stato, spesso sotto gli occhi e con la complicità di molte Prefetture
Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 4 ottobre 2018
Domenico Lucano, il sindaco di Riace, arrestato con motivazioni pretestuose che rispondono più a un desiderio esplicitamente espresso dal ministro Salvini che a ragioni di ordine giuridico, non è solo, come è stato detto, «il simbolo dell’accoglienza». È l’accoglienza realizzata, a beneficio tanto dei nuovi arrivati che dei cittadini italiani di paesi che prima del loro arrivo erano stati costretti ad abbandonare, per emigrare anche loro. Riace è la dimostrazione che italiani e migranti, se ben governati, possono non solo vivere bene insieme, ma anche prosperare: far rinascere i borghi e le terre abbandonate, ricostruire una vita di comunità nei...