Internazionale
L’uccisione dell’avvocata degli indigeni scuote il Messico
Patricia Susana Reyes Rivera Ennesima vittima della violenza criminale, in un paese dove il 90% degli assassinii di attivisti sociali e giornalisti resta impunito. A Tijuana situazione ormai fuori controllo. E il presidente López Obrador minimizza
Zitacuaro, nello stato di Michoacan, 16 marzo. Un poliziotto di fronte alla casa in cui è avvenuto l'omicidio del giornalista Armando Linares, ottavo reporter ucciso in Messico quest'anno – Ap
Patricia Susana Reyes Rivera Ennesima vittima della violenza criminale, in un paese dove il 90% degli assassinii di attivisti sociali e giornalisti resta impunito. A Tijuana situazione ormai fuori controllo. E il presidente López Obrador minimizza
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 25 marzo 2022
Ha avuto un forte impatto, in Messico e non solo, l’assassinio di Patricia Susana Reyes Rivera, avvenuto nella notte tra sabato e domenica a Tijuana. L’avvocata 61enne, impegnata nella tutela dei popoli indigeni dello stato della Bassa California, si trovava a una festa, in compagnia di altre persone, quando tre uomini armati, incappucciati e vestiti di nero, hanno fatto irruzione nella sua abitazione, esigendo da tutti i presenti che consegnassero i loro beni. Quando l’attivista dei diritti umani aveva chiesto la restituzione del suo cellulare, uno dei criminali si era girato verso di lei e le aveva sparato in testa....
Errata Corrige
Patricia Susana Reyes Rivera ennesima vittima della violenza criminale, in un paese dove il 90% degli assassinii di attivisti sociali e giornalisti resta impunito. A Tijuana situazione ormai fuori controllo. E il presidente López Obrador minimizza