Internazionale
L’ultima marcia verso la spallata finale a Piñera
Cile Venerdì in 50mila per manifestare contro il governo, morto un manifestante. Intanto il presidente firmava il decreto per convocare il voto sulla nuova costituzione: alle urne il 26 aprile, ma la piazza parla già di «trappola costituente»
Polizia antisommossa contro i manifestanti a Santiago – Afp
Cile Venerdì in 50mila per manifestare contro il governo, morto un manifestante. Intanto il presidente firmava il decreto per convocare il voto sulla nuova costituzione: alle urne il 26 aprile, ma la piazza parla già di «trappola costituente»
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 29 dicembre 2019
Né le feste natalizie né la politica di «tolleranza zero» annunciata e brutalmente applicata dall’intendente Felipe Guevara hanno impedito ai manifestanti di tornare a occupare venerdì la Plaza Italia, «Plaza Dignidad», nell’«ultima grande marcia dell’anno» a Santiago. Nello stesso giorno in cui il presidente Piñera ha firmato il decreto di convocazione del plebiscito su una nuova Costituzione per il prossimo 26 aprile – frutto dell’accordo tra le forze politiche definito dai manifestanti come la «trappola costituente» –, in più di 50mila hanno rivendicato il loro legittimo diritto alla protesta, sfidando la violentissima repressione operata da un incredibile numero di carabineros...