Internazionale
L’ultima offerta di Erdogan a Putin: il petrolio siriano
Siria Gestione congiunta dei giacimenti nel Rojava e a Deir Ezzor e ricostruzione, l'idea del presidente turco. Che intanto annuncia la costruzione delle prime 1.500 case nel nord-est curdo occupato. Ma il cessate il fuoco con Damasco traballa
Erdogan e Putin lo scorso 5 marzo a Mosca – Ap
Siria Gestione congiunta dei giacimenti nel Rojava e a Deir Ezzor e ricostruzione, l'idea del presidente turco. Che intanto annuncia la costruzione delle prime 1.500 case nel nord-est curdo occupato. Ma il cessate il fuoco con Damasco traballa
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 11 marzo 2020
Di ritorno da Bruxelles, lunedì notte, con i giornalisti presenti nel suo aereo il presidente turco Erdogan è tornato sull’incontro del 5 marzo a Mosca con l’alleato-avversario russo Putin. E ha aggiunto un tassello alla discussione-fiume: la proposta turca di gestire insieme i giacimenti petroliferi siriani di Qamishlo (capitale del Rojava curdo-siriano) e di Deir Ezzor, quelli in cui è stato convogliato parte del contingente statunitense dopo il ritiro dal Rojava, lo scorso ottobre. «Se lui dà sostegno finanziario, noi possiamo occuparci dei lavori e con quel petrolio aiutare la Siria distrutta a rimettersi in piedi», ha detto Erdogan. Usare...