Politica
Luoghi non più comuni: «rifondazione»
Dizionario di fine anno A ogni sconfitta della sinistra si ripresenta ciclicamente la richiesta di tornare alle fondamenta, di rimettere sui binari qualcosa che ha deviato. Si invocano unificazioni dei frammenti divisi come se questo fosse il vero problema e non invece l’inconsistenza di una prassi comune a quasi ogni spezzone di quella storia
Dizionario di fine anno A ogni sconfitta della sinistra si ripresenta ciclicamente la richiesta di tornare alle fondamenta, di rimettere sui binari qualcosa che ha deviato. Si invocano unificazioni dei frammenti divisi come se questo fosse il vero problema e non invece l’inconsistenza di una prassi comune a quasi ogni spezzone di quella storia
Pubblicato 11 mesi faEdizione del 29 dicembre 2023
Ad ogni disfatta elettorale, a ogni baldanzoso avanzamento delle destre, a ogni sforbiciata del welfare, a ogni crescita delle diseguaglianze un mesto coro invoca la rifondazione di una sinistra in declino. A ben vedere l’idea di rifondazione è sempre incastonata in un qualche mito delle origini, una condizione di purezza nella quale i principi si conservano incorrotti e i fini si stagliano con chiarezza generalmente condivisa. Laddove regna l’«autenticità» (trappola insidiosa del repertorio heideggeriano) che imporrebbe di affrontare con identità forte, senza scuse né pretesti, senza fughe, opportunismi e distrazioni il cuore dei problemi, l’autentico esserci nel mondo. Ma di...