Visioni
«L’uomo di piazza grande», talenti e contraddizioni di Lucio Dalla
Incontri Nel libro di Paolo Maiorino il racconto di amici e collaboratori. «Passava da pezzi popolari all’esigenza di cercare un ambito più elitario»
Lucio Dalla durante un concerto in Svizzera nel 2004 – foto Ansa
Incontri Nel libro di Paolo Maiorino il racconto di amici e collaboratori. «Passava da pezzi popolari all’esigenza di cercare un ambito più elitario»
Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 15 novembre 2022
Geniale, visionario a tratti eccentrico, ricco di contraddizioni ma senza dubbio una delle personalità di maggior talento apparse sulla scena musicale italiana. Lucio Dalla raccontato da Paolo Maiorino – negli anni ottanta corrispondente per numerose testate musicali e dal 1992 al 2021 nei quadri dirigenti di label come Emi, Bmg per poi finire come responsabile del catalogo Sony Legacy, dove ha incontrato l’artista bolognese. Maiorino in L’uomo di piazza grande (Aerostella, pp.253, euro 22) si addentra nella fitta discografia del cantatutore, dagli esordi alle collaborazioni – e ai conflitti – con Roversi, passando agli anni del grande successo, attraverso una...