Edizione del 15 novembre 2022

«Inaccettabili» le armi nucleari, e poi un incrocio di linee rosse insuperabili, soprattutto su Taiwan. Il primo incontro tra Biden e Xi è una distensione almeno di parole. Zelensky evoca «l’inizio della fine della guerra», si incontrano i capi delle spie russe e americane

I temi dell'edizione
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La pace fredda
Internazionale

La pace fredda

Emanuele Giordana

La pace fredda «Inaccettabili» le armi nucleari, e poi un incrocio di linee rosse insuperabili, soprattutto su Taiwan. Il primo incontro tra Biden e Xi è una distensione almeno di parole. Zelensky evoca «l’inizio della fine della guerra», si incontrano i capi delle spie russe e americane

Coabitazione difficile, primo atto
Politica

Coabitazione difficile, primo atto

Andrea Fabozzi

Tra Quirinale e palazzo Chigi I distinguo di La Russa, seconda carica dello stato, sulle mosse del Quirinale. E i richiami di Fratelli d'Italia a «chi ha i voti». Con l'avvio della riforma semi presidenziale la tensione al vertice delle istituzioni è destinata a salire

Foibe, se il Miur anticipa Meloni
Scuola

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Mario Di Vito

Nel mondo della scuola esplode la polemica sulle nuove «Linee guida per la didattica della frontiera adriatica» firmate dal ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi come ultimo atto

Alaa Abdel Fattah è vivo: «Riprendo a bere»
Internazionale

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Chiara Cruciati

Egitto L'attivista dal carcere prosegue lo sciopero della fame. Sollievo della famiglia che chiedeva una prova in vita. Intanto superano i 500 gli egiziani portati di fronte a un tribunale da ottobre a oggi con l'accusa di critiche al regime

Il romanzo distopico scritto al Cremlino
Cultura

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Guido Caldiron

Tempi presenti Un percorso di letture sull’ideologia dell’«era Putin» alla prova della guerra. Il nuovo nazionalismo, la denuncia della decadenza delle democrazie, la repressione dell’opposizione. Le radici del presente nelle recenti opere dello scrittore Mikhail Shishkin (21lettere), di Giuliano da Empoli (Mondadori) e di Andrea Graziosi (Laterza) e Orietta Moscatelli (Salerno). «I nostri ragazzi non hanno conosciuto il caos degli anni Novanta, dovevamo ricordargli che lo Zar incarna la stabilità e la grandezza della madrepatria», spiega Vadim Baranov, consigliere del Presidente nel romanzo «Il mago del Cremlino»