Internazionale

L’uomo forte se n’è andato, l’Hirak no

L’uomo forte se n’è andato, l’Hirak noIl volto di Abane Radmane, eroe della guerra d’indipendenza, ieri al centro del corteo di Algeri – Afp

Algeria Nel paese nordafricano proseguono imponenti le manifestazioni anche dopo la morte del capo di stato maggiore Gaid Salah. Il neo-presidente Tebboune nomina il successore, ma il suo mandato ora è ancora più debole

Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 28 dicembre 2019
Gli eventi che hanno segnato l’Algeria nelle ultime settimane – la discutibile elezione del presidente Adelmadjid Tebboune e la morte improvvisa del capo di stato maggiore Ahmed Gaid Salah – non hanno minimamente intaccato la determinazione dell’Hirak algerino. Anche ieri, come ogni venerdì da 45 settimane, fiumi di persone hanno invaso le piazze per chiedere un cambiamento del sistema al potere, per affermare «Dawla madania, machi askaria» (Stato civile e non militare), lo slogan più gridato in tutte le manifestazioni. Ieri sono stati i ritratti dell’eroe della guerra d’indipendenza Abane Radmane a rivendicare il «primato della politica sul militare». L’occasione...

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