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L’abitudine tedesca all’usato sicuro
La Germania si annoia, ma diversamente dalla Francia alla vigilia del maggio ’68, è ben contenta di farlo. Raramente una campagna elettorale è stata altrettanto soporifera e il livello di […]
La Germania si annoia, ma diversamente dalla Francia alla vigilia del maggio ’68, è ben contenta di farlo. Raramente una campagna elettorale è stata altrettanto soporifera e il livello di […]
Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 24 settembre 2017
La Germania si annoia, ma diversamente dalla Francia alla vigilia del maggio ’68, è ben contenta di farlo. Raramente una campagna elettorale è stata altrettanto soporifera e il livello di scontro tra i maggiori partiti così sfuggente e sforzato al tempo stesso da risultare come l’obbligo di una tediosa messa in scena. Il «miracolo Schulz» è durato appena un paio di settimane, poi tutto è rientrato nella lunga durata del «miracolo Schroeder», quello che ha fatto pagare alla Spd con gli undici milioni di voti persi dalla fine degli anni ’90 a oggi la riforma liberista e disciplinante del sistema...