Politica
M5S vuole un’altra proroga: lite sulle intercettazioni
Giustizia Bonafede tenta lo stop della riforma Orlando. Irritazione Pd, ma si tratta. Verso un accordo complessivo che riguarda anche la prescrizione: stop di due anni dopo il primo grado. E sugli ascolti non rilevanti l’ultima parola ai pm
L'ex ministro della giustizia e oggi vice segretario Pd Andrea Orlando – Lapresse
Giustizia Bonafede tenta lo stop della riforma Orlando. Irritazione Pd, ma si tratta. Verso un accordo complessivo che riguarda anche la prescrizione: stop di due anni dopo il primo grado. E sugli ascolti non rilevanti l’ultima parola ai pm
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 10 dicembre 2019
Il quarto rinvio della riforma delle intercettazioni, firmata dall’ex ministro Pd della giustizia Orlando alla fine del 2017 e bloccata già tre volte dal ministro M5S Bonafede, si è materializzato nel pomeriggio di ieri al senato come emendamento alla legge di bilancio. Ma è sparita quasi subito assieme al resto del provvedimento «mille proroghe», accompagnata dalla «irritazione» del Pd verso l’alleato 5 Stelle. I due partiti avevano appena ripreso la trattativa sulla giustizia, nella quale le intercettazioni fanno parte di un dare-avere assieme alla prescrizione, e tutto rischiava di saltare per il blitz tentato sulla riforma degli ascolti da parte...