Italia
Mafia capitale, demolite le tesi della procura di Roma
Corruzione e politica I politici capitolini si facevano corrompere senza nessun bisogno di minacce. L’esito del processo inciderà sul sofferto caso del codice antimafia in discussione in Parlamento
Le gabbie dell’aula bunker – LaPresse
Corruzione e politica I politici capitolini si facevano corrompere senza nessun bisogno di minacce. L’esito del processo inciderà sul sofferto caso del codice antimafia in discussione in Parlamento
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 21 luglio 2017
Andrea ColomboROMA
La sentenza è un colpo tremendo per la procura di Roma, che vede cedere l’intero impianto accusatorio. «Questa sentenza in parte ci dà torto», ammette il procuratore Paolo Ielo, annunciando il probabile ricorso in appello. Più che le parole sono i volti scuri dei rappresentanti dell’accusa e quelli raggianti dei difensori a chiarire il senso della sentenza, nonostante le condanne molto alte. «È una pietra miliare – dichiara Salvatore Diddi, legale di Buzzi – ora so che Buzzi non è un mafioso e neppure Carminati», prosegue. «Questa sentenza è un modo serio e consapevole di ricordare Borsellino. La mafia è...