Internazionale
«Magari sbaglio, ma mi fido». Così Kim ha sedotto Trump
Testate calde A Singapore evento iper mediatico dall’esito vago e poco «epocale». Il ragazzo e l’astuto affarista: istantanee e rituali di un summit. C'è il primo sì a una penisola coreana denuclearizzata. E The Donald già parla di spiagge sopra il 38° parallelo. Per ora restano le sanzioni e restano le basi. Stop solo alle esercitazioni comuni con Seul
Kim e Trump si lasciano «il passato alle spalle» – Kevin Lim/THE STRAITS TIMES
Testate calde A Singapore evento iper mediatico dall’esito vago e poco «epocale». Il ragazzo e l’astuto affarista: istantanee e rituali di un summit. C'è il primo sì a una penisola coreana denuclearizzata. E The Donald già parla di spiagge sopra il 38° parallelo. Per ora restano le sanzioni e restano le basi. Stop solo alle esercitazioni comuni con Seul
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 13 giugno 2018
Simone PieranniInviato a Singapore
La «Storia» tanto attesa dal summit di Singapore non si è mostrata davvero nelle immagini di rito: non era dunque dipinta sui volti sorridenti, nelle strette di mano che tutti hanno visto. E non era neanche annunciata nel «documento epocale» firmato alla fine di un meeting atteso da tutto il mondo. La Storia – in realtà – è sembrata nascondersi dapprima negli sguardi di Kim e Trump appena arrivati al Capella Hotel, un attimo dopo essere scesi dalla macchina e si è palesata nei loro volti tesi, squadrati e nei loro occhi presi a guardarsi intorno e percepire, realizzare –...