Internazionale

Mai così pochi aiuti per Gaza, il nord sigillato è alla fame

Camion di aiuti umanitari per Gaza, ieri, fermi nella città egiziana di Arish foto Ali Moustafa/Getty ImagesCamion di aiuti umanitari per Gaza, ieri, fermi nella città egiziana di Arish – Ali Moustafa/Getty Images

Medio Oriente Onu e ong denunciano la chiusura, i soldati israeliani confermano: il Piano dei Generali è già in atto. Costi folli al mercato nero, un mix di scarsità e oligopolio: al nord un chilo di cetrioli costa 150 dollari, 25 chili di farina mille. E l’83% del cibo non arriva a destinazione. E in Libano nuovi spari su Unifil

Pubblicato 3 mesi faEdizione del 17 ottobre 2024
«La gente è in modalità sopravvivenza». Rachael Cummings, specialista per la salute di Save the Children, riassume in poche durissime parole la quotidianità di Gaza: «La gente cerca cibo, cerca acqua». L’indispensabile a sopravvivere, appunto. Una battaglia giornaliera che nel nord è pratica estrema. L’assedio totale imposto dall’esercito israeliano da dodici giorni è un puzzle di cecchini che sparano a vista, artiglieria e raid aerei, ospedali circondati e aiuti fantasmi. Lo ha detto ieri l’Onu: mai dal 7 ottobre 2023 si era raggiunto un simile record negativo nella consegna (mancata) degli aiuti umanitari, «le peggiori restrizioni» imposte da Israele, dice...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi