Italia
Marche anno zero
Festival «Terre in moto» L’onda d’urto più forte è quella della cittadinanza, abbandonata in un «cratere dimenticato», stufa di una ricostruzione inesistente e delle speculazioni. Sono più di un milione le tonnellate di macerie da rimuovere tra Ascoli e Macerata, come 25.000 super tir
Villa Sant'Antonio, frazione di Visso nello scorso ottobre (Macerata) – Mario Sabatini - LaPresse
Festival «Terre in moto» L’onda d’urto più forte è quella della cittadinanza, abbandonata in un «cratere dimenticato», stufa di una ricostruzione inesistente e delle speculazioni. Sono più di un milione le tonnellate di macerie da rimuovere tra Ascoli e Macerata, come 25.000 super tir
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 23 luglio 2017
Ernesto MilanesiFIASTRA (Macerata)
La scossa popolare all’inerzia di governo, commissario straordinario e regione. «Montanari sì, fessi no»: a distanza di quasi un anno lo striscione riassume la rabbia dei comitati che hanno scavato la trincea della resistenza per poter tornare a vivere nell’Appennino terremotato. Oggi cala il sipario sul festival gratuito e autogestito «Terre in moto», che a San Lorenzo sopra il lago artificiale ha alternato per quattro giorni concerti, spettacoli, incontri e degustazioni. Iniziativa sposata dal sindaco Claudio Castelletti (che dal 2004 è il punto di riferimento dei 543 residenti sparsi in otto frazioni di montagna) e dalla Proloco, perché finalmente catalizza...