Economia
Marchionne, lo schiaffo americano
Fiat Chrysler Il 65% dei dipendenti statunitensi boccia l’accordo firmato dal manager italiano con il sindacato Uaw. Non colmava il gap tra operai veterani e nuovi assunti: e le tute blu, dopo anni di sacrifici, non accettano più salari dimezzati . Landini (Fiom): «Modello di democrazia, da noi invece non si può votare»
Sergio Marchionne abbraccia Dennis Williams, presidente del sindacato Uaw, dopo l'accordo che poi ieri è stato bocciato – Lapresse
Fiat Chrysler Il 65% dei dipendenti statunitensi boccia l’accordo firmato dal manager italiano con il sindacato Uaw. Non colmava il gap tra operai veterani e nuovi assunti: e le tute blu, dopo anni di sacrifici, non accettano più salari dimezzati . Landini (Fiom): «Modello di democrazia, da noi invece non si può votare»
Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 2 ottobre 2015
«Vote no to Sergio». Uno slogan che ha avuto molta fortuna tra i 36 mila dipendenti americani del gruppo Fca, tanto che ieri il super ceo dei due mondi (Sergio) Marchionne ha ricevuto uno schiaffo che decisamente fino a qualche giorno fa non si sarebbe aspettato. Il 65% dei lavoratori Fiat Chrysler ha infatti rigettato l’accordo siglato dal manager con Dennis Williams, presidente del sindacato Uaw (United auto workers). È la prima volta in 30 anni che accade nella storia di questa organizzazione, e addirittura si minaccia uno sciopero: pare che per battere un record così importante ci volesse proprio...