Italia
Mare Jonio, indagato il comandante e nave sequestrata
È andata in porto Contestato il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e rifiuto dell’obbedienza a nave militare per non aver spento i motori come chiesto dalla Finanza. Per almeno una decina di giorni la nave resterà ferma. «È il loro vero obiettivo», accusa il capo missione di Mediterranea Luca Casarini
La Mare Jonio ferma al porto di Lampedusa
È andata in porto Contestato il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e rifiuto dell’obbedienza a nave militare per non aver spento i motori come chiesto dalla Finanza. Per almeno una decina di giorni la nave resterà ferma. «È il loro vero obiettivo», accusa il capo missione di Mediterranea Luca Casarini
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 21 marzo 2019
Alfredo MarsalaLAMPEDUSA
Con i migranti portati nel centro di accoglienza in attesa di capire quale sarà il loro destino, la partita si sposta tutta sul piano giudiziario. Da un lato Mediterranea, dall’altro la guardia di finanza delegata dalla Procura a indagare sul salvataggio avvenuto al largo della Libia e poi perfezionato con l’approdo di nave Jonio a Lampedusa. La lunga giornata di passione, vissuta in attesa degli interrogatori, si è aperta con il sequestro dell’imbarcazione ma soprattutto con l’iscrizione nel registro degli indagati del comandante della Jonio, Pietro Marrone. Gli contestano il favoreggiamento all’immigrazione clandestina per avere soccorso i 50 migranti al...