Mathias Énard, il contrabbandiere delle parole ritrovate
Salone del libro di Torino Intervista allo scrittore francese ospite oggi nell'ambito di «Vita Nova». Letteratura e poesia come strumenti di viaggio che intrecciano le culture e interrogano le memorie. «Contrapporre Oriente e Occidente significa interrompere in modo artificiale una linea di continuità che nel corso della storia si è alimentata di rotture come di passaggi. Amo l’idea dell’esilio, della necessità di spostarsi, perfino la condizione dell’apostata. Mi piacciono quelli che si trovano dove non dovrebbero essere»
Salone del libro di Torino Intervista allo scrittore francese ospite oggi nell'ambito di «Vita Nova». Letteratura e poesia come strumenti di viaggio che intrecciano le culture e interrogano le memorie. «Contrapporre Oriente e Occidente significa interrompere in modo artificiale una linea di continuità che nel corso della storia si è alimentata di rotture come di passaggi. Amo l’idea dell’esilio, della necessità di spostarsi, perfino la condizione dell’apostata. Mi piacciono quelli che si trovano dove non dovrebbero essere»