Visioni
Mati Diop: «Rifiuto di dimenticare e di accettare l’amnesia come metodo»
Berlinale 74 Il discorso di accettazione della regista francese-senegalese sul palco del Berlinale Palast. Carlo Chatrian e Mariette Rissenbeek hanno salutato: «Felici di aver condiviso storie»
Mati Diop con l'Orso d'oro – foto Ansa
Berlinale 74 Il discorso di accettazione della regista francese-senegalese sul palco del Berlinale Palast. Carlo Chatrian e Mariette Rissenbeek hanno salutato: «Felici di aver condiviso storie»
Pubblicato 9 mesi faEdizione del 25 febbraio 2024
«Come donna francese senegalese, come regista, ho fatto la mia scelta. Sono tra coloro che rifiutano di dimenticare e di accettare l’amnesia come metodo». Le parole di Mati Diop risuonano nel Berlinale Palast quando la regista accetta l’Orso d’oro per il suo film Dahomey, documentario incentrato sulla restituzione di parte del tesoro del Benin da parte della Francia, che se ne era appropriata durante la colonizzazione alla fine dell’800. «Quando ho immaginato come la restituzione potesse effettivamente apparire ho sentito un suono, come un terremoto. Qui a Berlino, alla première del film, ho capito quel tremito era il muro che...