Matteo Garrone al Lido – foto Ansa
Visioni
Matteo Garrone: «Ho ascoltato le storie di chi lascia l’Africa e ho messo la mia visione al loro servizio»
Venezia 80 Incontro col regista in concorso con «Io capitano», definito da lui stesso un lavoro collettivo. La scelta di raccontare la migrazione dei giovani e non di chi fugge dalla guerra
Pubblicato circa un anno faEdizione del 7 settembre 2023
Lucrezia ErcolaniVENEZIA
«Esistono tanti tipi di migrazione. C’è quella di chi scappa dalla guerra, quella legata alla crisi climatica o a un’autentica disperazione. Invece ho voluto raccontare i giovani africani, categoria che rappresenta il 70% della popolazione del continente, cresciuti in una “dignitosa povertà”. I social, la globalizzazione, e il desiderio legittimo di esplorare il mondo li spinge a lasciare casa e a cercare un futuro migliore» spiega Matteo Garrone a Venezia, in un incontro con la stampa italiana, nel giorno di presentazione di Io capitano. È il primo dei suoi film in concorso al festival dopo l’incrinatura del (prima solido) rapporto...