Internazionale
Maxi esercitazione Nato in Sardegna in nome dell’art. 5. E di una guerra globale
Crisi ucraina Una cinquantina tra navi e sottomarini, 4mila militari: uno schieramento ingente e non di routine, sulla base del patto di difesa di un alleato aggredito. La protesta di A Foras: «Basta usare l’isola per i conflitti internazionali»
Le esercitazioni Nato in Sardegna – Marina militare italiana
Crisi ucraina Una cinquantina tra navi e sottomarini, 4mila militari: uno schieramento ingente e non di routine, sulla base del patto di difesa di un alleato aggredito. La protesta di A Foras: «Basta usare l’isola per i conflitti internazionali»
Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 14 ottobre 2022
Costantino CossuCAGLIARI
Routine? Niente affatto. Non sono tempi da routine. La guerra in Ucraina sposta tutto sul piano immediatamente operativo, o quasi, a un passo dal possibile scontro con il nemico. Le esercitazioni militari che dal 3 ottobre sono in corso al largo delle coste sud orientali della Sardegna (si chiamano «Mare aperto 22») sono fuori dai programmi di addestramento che si svolgono di consueto nelle basi delle forze armate italiane in Sardegna: Quirra, Teulada e Capo Frasca. LO SCOPO, ECCEZIONALE, è quello di preparare una risposta a un eventuale attacco contro uno dei Paesi membri della Nato. Lo dice chiaro il...