Internazionale
Mbs prova a uscire dalla crisi: «Omicidio premeditato»
Arabia saudita Caso Khashoggi, Riyadh fa le prime ammissioni per salvare le riforme del principe. Gli analisti: con gli Usa i rapporti non cambieranno, ma i fondi esteri potrebbero ridursi
Il principe Mohammed bin Salman alla Future Investment Initiative, la conferenza saudita ribattezzata Davos del deserto – Afp
Arabia saudita Caso Khashoggi, Riyadh fa le prime ammissioni per salvare le riforme del principe. Gli analisti: con gli Usa i rapporti non cambieranno, ma i fondi esteri potrebbero ridursi
Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 26 ottobre 2018
L’assassinio di Jamal Khashoggi è stato premeditato, anche se ancora non si conosce il mandante. A dirlo è il pubblico ministero di Riyadh, dopo che una task force turco-saudita ha fornito le prove e ora sta interrogando i sospetti. Se inizialmente le autorità di Riyadh avevano negato di essere al corrente di quanto accaduto al giornalista sparito il 2 ottobre, avevano poi dichiarato fosse stato vittima di una rissa. Dopodiché la Saudi Gazette aveva scaricato la colpa sul Qatar: quello di Kashoggi era un delitto orchestrato per gettare fango sulla casa regnante saudita. Tutte bugie. A far emergere la verità...