Internazionale
Mediazione sì, sanzioni no. Erdogan in crisi cerca il colpaccio con l’Ucraina
Il ruolo "obbligato" della Turchia nel conflitto L'attivismo di Ankara dettato dalla necessità di ricucire con la Nato, l'economia a picco come i sondaggi del presidente, i forti legami e le dipendenze economiche sia con Kiev e con Mosca
Erdogan al recente summit della Nato a Bruxelles – Ap
Il ruolo "obbligato" della Turchia nel conflitto L'attivismo di Ankara dettato dalla necessità di ricucire con la Nato, l'economia a picco come i sondaggi del presidente, i forti legami e le dipendenze economiche sia con Kiev e con Mosca
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 29 marzo 2022
Il ruolo della Turchia come mediatrice nel conflitto ucraino diventa sempre più importante. Per il mondo, visti i rapporti economici, politici e militari che Ankara ha consolidato in questi ultimi anni con entrambi i paesi. Ma anche per il governo turco si tratta di una sfida essenziale, a fronte della devastante crisi economica e politica in corso. Eventuali successi in politica estera, oltre a ripristinare i rapporti fragili e problematici con gli alleati Nato, potrebbero tradursi in un miglioramento nei sondaggi: le elezioni politiche e presidenziali sono alle porte e le opposizioni, sempre più compatte, crescono nei sondaggi. Sin dai...
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Il ruolo “obbligato” della Turchia nel conflitto. L’attivismo di Ankara dettato dalla necessità di ricucire con la Nato, l’economia a picco come i sondaggi del presidente, i forti legami e le dipendenze economiche sia con Kiev e con Mosca