Italia
Mediterranea accusa: «Da governo metodo subdolo per fermarci, ma torniamo in mare»
Intervista ad Alessandro Metz, armatore della nave umanitaria Mare Jonio, ripartita ieri pomeriggio. Intanto la petroliera Maersk Etienne segna il giorno di blocco numero 37 e la Open Arms salva 83 naufraghi abbandonati su un barchino
L'equipaggio della Mare Jonio poco prima della partenza – Mediterranea Saving Humans
Intervista ad Alessandro Metz, armatore della nave umanitaria Mare Jonio, ripartita ieri pomeriggio. Intanto la petroliera Maersk Etienne segna il giorno di blocco numero 37 e la Open Arms salva 83 naufraghi abbandonati su un barchino
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 11 settembre 2020
La Alan Kurdi di Sea-Eye, la Aita Mari di Salvamento Maritimo Humanitario, la Sea-Watch 3 e la Ocean Viking di Sos Mediterranée sono bloccate in porto da provvedimenti amministrativi. Alcune dea diversi mesi, altre da settimane. Da qualche giorno l’aereo civile Moonbird è bloccato a terra. Nel Mediterraneo centrale non si vede grande discontinuità di governo. C’è un meccanismo silente e subdolo ma dotato di una grande efficacia. Sembra che l’indirizzo europeo che il nostro governo è attento ad attuare sia fermare la presenza in mare e il racconto di ciò che accade. Bloccare un aereo come Moonbird significa impedire...