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Megamacchina Nato, la pace torni condizione essenziale
Con la fine dell’Urss e del Patto di Varsavia si prospettarono due vie. La prima consisteva in una drastica riduzione degli armamenti in un mondo pluripolare, votato al negoziato ed […]
Con la fine dell’Urss e del Patto di Varsavia si prospettarono due vie. La prima consisteva in una drastica riduzione degli armamenti in un mondo pluripolare, votato al negoziato ed […]
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 18 aprile 2018
Con la fine dell’Urss e del Patto di Varsavia si prospettarono due vie. La prima consisteva in una drastica riduzione degli armamenti in un mondo pluripolare, votato al negoziato ed alla cooperazione. La seconda era rappresentata dalla possibilità per gli Usa e la Nato di perseguire un più accentuato ed unilaterale espansionismo. La storia dell’ultimo venticinquennio mostra bene il dispiegarsi di questa seconda scelta. L’espansione è cominciata subito, nel 1991, e, alterando gli scopi statutari della Nato, si è proiettata ben al difuori dell’area nord-atlantica. Essa si è svolta ad ondate successive in quattro direttrici principali. La prima riguarda la...