Visioni
Mélanie De Biasio, voce fuori dal tempo
Intervista Ritorna l’artista italo-belga con «Blackened Cities», una suite di 24 minuti. Un album penetrante, gesto di sfida verso l’attitudine usa e getta dell’industria discografica. «Non accetto compromessi, se sento che una cosa è vera combatto. Sono molto influenzata dalle immagini, il mio metodo di scrittura si avvicina al cinema»
Mélanie De Biasio
Intervista Ritorna l’artista italo-belga con «Blackened Cities», una suite di 24 minuti. Un album penetrante, gesto di sfida verso l’attitudine usa e getta dell’industria discografica. «Non accetto compromessi, se sento che una cosa è vera combatto. Sono molto influenzata dalle immagini, il mio metodo di scrittura si avvicina al cinema»
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 10 giugno 2016
Anche nel piccolo Belgio che un tempo aveva fatto del Congo non il suo impero, ma la colonia privata di Re Leopoldo II, c’è un cuore di tenebra: è il Paese Nero, dove al posto dell’avorio ammassato dal Kurtz conradiano c’è il carbone che ha attirato immigrati da tutta Europa, compresi i nonni friulani di Mélanie De Biasio. Entrambi lavoravano in una delle industrie metallurgiche del Pays Noir. Dismessa da tempo, quella fabbrica è stata riconvertita in studi per artisti e in uno di quegli spazi condivisi lavora anche lei: cantante, flautista di formazione classica che nel 2013 ha pubblicato...