Cultura
Memorie sociali dell’attraversamento
Percorsi critici A proposito di due libri recenti, con testimonianze e interviste, firmati da Gabriele Proglio e Luca Giliberti. Da Ventimiglia alla Val Roja, un percorso di letture su confini e frontiere. Indagini sulle pratiche dell’ospitalità, sulle contraddizioni in territori liminali. Esperienze individuali nella storia collettiva degli spostamenti di esseri umani
Percorsi critici A proposito di due libri recenti, con testimonianze e interviste, firmati da Gabriele Proglio e Luca Giliberti. Da Ventimiglia alla Val Roja, un percorso di letture su confini e frontiere. Indagini sulle pratiche dell’ospitalità, sulle contraddizioni in territori liminali. Esperienze individuali nella storia collettiva degli spostamenti di esseri umani
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 14 novembre 2020
L’antropologo francese Michel Agier per riassumere quanto constatato da Zygmunt Bauman in Stranieri alle porte (2016) sceglie questa frase: «I muri sono nelle nostre teste». Il muro della «Fortezza Europa» non dev’essere necessariamente solido, in senso materico, ma può anche assomigliare a quel «sistema di protezione galleggiante», fatto di reti, che il governo greco nei primi mesi del 2020 ha disposto nel mare Egeo. In Bucare il confine (Mondadori Università, pp. 214, euro 16), Gabriele Proglio non ci dice di questi «muri liquidi», ma di quelli terrestri alla frontiera di Ventimiglia in Liguria. Luca Giliberti invece, in Abitare la frontiera...