Internazionale

Meretz, un tonfo che parte da lontano

Meretz, un tonfo che parte da lontanoLa leader del Meretz, Zehava Galon – Ap

Israele L'unico partito della sinistra israeliana rischia di rimanere fuori dalla Knesset dopo trent'anni. A causa degli appelli al voto utile e il distacco dall'elettorato più povero e marginale

Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 3 novembre 2022
Michele GiorgioGERUSALEMME
Appena qualche giorno fa, Rami Livni, giornalista, editorialista e attivista aveva chiesto agli elettori progressisti di non avere esitazioni e di andare numerosi alle urne per bloccare il ritorno di Benyamin (Bibi) Netanyahu al potere e l’avanzata della destra estrema. «Le persone di sinistra o di centro-sinistra – ebrei e arabi, sionisti e non sionisti, pragmatici e radicali, persone del campo ‘chiunque tranne Bibi’ – vadano a votare. Preferibilmente per il Meretz, perché nonostante le sue carenze è il partito il cui impegno per la sinistra come visione del mondo è coerente e più credibile» aveva scritto. Non sembra che...

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