Europa
Merkel condanna la caccia allo straniero ma salva il ministro degli Interni
Germania Due giorni dopo lo sconvolgente raid nazista a Chemnitz, la cancelliera preferisce la difesa d’ufficio del primo responsabile della sicurezza federale
L’estrema destra manifesta a Chemnitz davanti all'effige di Karl Marx – Afp
Germania Due giorni dopo lo sconvolgente raid nazista a Chemnitz, la cancelliera preferisce la difesa d’ufficio del primo responsabile della sicurezza federale
Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 29 agosto 2018
Sebastiano CanettaBERLINO
«In Germania non c’è posto per l’odio nelle strade». Due giorni dopo la sconvolgente caccia allo straniero dei nazisti a Chemnitz, la cancelliera Angela Merkel prova a spegnere l’eco della violenza che ha travolto la città sassone a partire da domenica pomeriggio. Mentre la sindaca Spd Barbara Ludwig continua a mostrarsi «inorridita per il raid», i Verdi chiedono le immediate dimissioni del ministro dell’Interno Horst Seehofer, e la Linke “incrimina” il governo della Sassonia, che anche ieri si è guardato bene dal chiamare nazisti coloro che per il pur «indignato» governatore Michael Kretschmer (Cdu) restano, banalmente, «un gruppo di casinisti»....