Internazionale
«Messico del tutto impreparato, potrebbe essere un’ecatombe»
America centrale Intervista a Giuseppe Martinelli, medico italiano in Chiapas: «Il governo non si sta muovendo per prevenire i contagi da coronavirus e il sistema sanitario dispone solo di 3mila letti in terapia intensiva. E la metà non ha il respiratore»
Sui mezzi pubblici a Mexico City – Ap
America centrale Intervista a Giuseppe Martinelli, medico italiano in Chiapas: «Il governo non si sta muovendo per prevenire i contagi da coronavirus e il sistema sanitario dispone solo di 3mila letti in terapia intensiva. E la metà non ha il respiratore»
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 19 marzo 2020
In Messico continuano a crescere i casi di coronavirus. Nella mattinata di martedì 17 marzo erano 93. Il governo Lopez Obrador non pare preoccuparsi, più di tanto, della portata del contagio. Il presidente, fino a qualche giorno fa, si faceva fotografare tra folla e strette di mani. Ora, alla Boris Johnson, corregge un po’ il tiro. Il sistema sanitario non è pronto a un’emergenza. Soprattutto nelle zone non urbane del paese, dove vivono le popolazioni indigene. Circa il 10% della popolazione, 13milioni di persone. L’Ezln, criticando Amlo, mette in quarantena i suoi territori e invita la popolazione messicana “ad adottare...