Alias Domenica
Thomas Bernhard a Sigfried Unseld: mi ha preso per uno scribacchino?
Lettere inedite Entrato nel 1968 a far parte di quella che George Steiner definirà «cultura Suhrkamp», Thomas Bernhard indirizza all’editore cinquecento lettere degne delle più burbere tra le sue figure d’invenzione, in cui esige, minaccia, rifiuta di firmare, lamenta di essere pagato meno del vicino che lavora in una cava di ghiaia
Thomas Bernhard e Sigfried Unseld
Lettere inedite Entrato nel 1968 a far parte di quella che George Steiner definirà «cultura Suhrkamp», Thomas Bernhard indirizza all’editore cinquecento lettere degne delle più burbere tra le sue figure d’invenzione, in cui esige, minaccia, rifiuta di firmare, lamenta di essere pagato meno del vicino che lavora in una cava di ghiaia
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 4 agosto 2019
Thomas Bernhard a Sigfried Unseld Ohlsdorf, 11 luglio 1968 Caro dottor Unseld, (…) Per quanto riguarda la questione dell’onorario credevo che, dandomi da fare per tre anni con il mio romanzo Perturbamento avrei estinto buona parte del prestito. Il fatto che una casa editrice solida e buona come la Sua non abbia potuto vendere più di milleottocento esemplari è talmente assurdo che nessuno mi crederebbe se lo raccontassi in giro. Se fossi andato a spasso da solo con lo zaino in quattro settimane avrei venduto sicuramente di più. La delusione è somma e altrettanto incomprensibile la situazione, se si considera...