Europa
Migranti, Roma frena il patto Ue ma c’è «un’ampia maggioranza»
Il voto italiano non è indispensabile. Entro febbraio 2024 l’approvazione dell’accordo. Serve il Sì di almeno 15 paesi che rappresentano il 65% della popolazione
Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, foto Ansa
Il voto italiano non è indispensabile. Entro febbraio 2024 l’approvazione dell’accordo. Serve il Sì di almeno 15 paesi che rappresentano il 65% della popolazione
Pubblicato circa un anno faEdizione del 29 settembre 2023
Anna Maria MerloPARIGI
C’è una maggioranza tra i paesi Ue per un accordo sulla gestione delle regolazioni dei migranti in caso di crisi, ma l’Italia impone di perdere ancora un po’ di tempo. È scontenta del capitolo che garantisce una protezione alle Ong che «non possono essere accusate di strumentalizzazione». Anche per questo il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi non è intervenuto al Consiglio di Bruxelles, dirigendosi poi a Palermo per incontrare gli omologhi di Libia e Tunisia. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha provato a smorzare le tensioni dicendo che l’Italia non ha detto No ma solo preso tempo «per un esame...