Cultura

Mikhail Shishkin, liberare l’anima russa avvolta nel filo spinato

Mikhail Shishkin, liberare l’anima russa avvolta nel filo spinatoUn murales di Putin nella città russa di Kashira, nella regione di Mosca – foto Ap

L’intervista Parla l’autore di «Punto di fuga» e «Russki Mir», entrambi per 21 lettere. Vincitore dello Strega europeo, tra i più noti scrittori del suo Paese, partecipa domani a Più libri più liberi. «La menzogna permea ogni cosa: a Mosca in tv passano le foto di Butcha ma si dice che i crimini sono stati commessi dagli ucraini. E ogni madre vorrebbe un figlio eroe e non assassino». «Per contrastare l’odio e il dolore abbiamo un solo rimedio: la cultura. Quando questa guerra finirà ne avremo bisogno per creare nuovi legami tra il popolo ucraino e quello russo»

Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 9 dicembre 2022
È considerato uno dei maggiori scrittori russi contemporanei, la cui opera ha raccolto importanti riconoscimenti internazionali, tra cui, lo scorso anno, il Premio Strega europeo con il romanzo epistolare Punto di fuga (21lettere). Eppure Mikhail Shishkin ha scelto di lasciare il suo Paese per vivere in Svizzera, a Zurigo, da dove non ha smesso un solo istante, già prima dello scorso 24 febbraio, quando le truppe di Mosca hanno invaso il territorio ucraino, di battersi con gli strumenti di cui dispone, quelli della letteratura e più in generale della cultura, in nome di «un’altra Russia» che non solo non si...

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