Alias Domenica
Milo De Angelis, questa morte è un’officina…
Milo De Angelis, «Incontri e agguati», da Mondadori Nella nuova raccolta, il poeta milanese torna a parlare di Thanatos: ma l’io, adesso, affronta di petto il nemico
Una fotografia di Milo De Angelis
Milo De Angelis, «Incontri e agguati», da Mondadori Nella nuova raccolta, il poeta milanese torna a parlare di Thanatos: ma l’io, adesso, affronta di petto il nemico
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 5 luglio 2015
«Insegnatemi il cammino, voi che siete/ stati morti, attingete la nostra/ verità dal pozzo sigillato, staccatevi dal tempo/ (…) torneremo a casa, vi diremo». Così si chiudeva, nel 2010, l’ultimo libro di versi di Milo De Angelis, Quell’andarsene nel buio dei cortili, con un appello agli scomparsi a fare da guida all’io, perché questi potesse dirli, restituendo loro in qualche modo una presenza. Sono versi che al lettore potevano far pensare a certi momenti precedenti della sua poesia, da sempre occupata, in effetti, da un «pensiero ultimo» capace di farsi totalità, fino alla paradossale coincidenza di opposti (penso a certe...