Visioni

«Miséricorde», Guiraudie in un bosco di ipocrisia e desiderio

«Miséricorde», Guiraudie in un bosco di ipocrisia e desiderioUna scena da «Miséricorde»

Cannes 77 Il regista francese torna sulla Croisette dopo otto anni, in Cannes Première, attraversando con umorismo polar e melodramma. Jeremie torna al villaggio di Saint Martial per salutare il panettiere, suo ex padrone di lavoro morto

Pubblicato 6 mesi faEdizione del 26 maggio 2024
Miséricorde inizia con un funerale e con un ritorno, quello del giovane protagonista, Jeremie (Felix Kysyl) nel villaggio di Saint Martial per salutare il morto che era stato il suo datore di lavoro alla panetteria. A accoglierlo la moglie di quest’ultimo, Martine (Catherine Frot) e il loro figlio (Jean-Baptiste Durand) suo amico nell’adolescenza, che appare però ambivalente nei suoi confronti come se covasse un antico rancore. Alain Guiraudie dispiega sin dalle prime sequenze le forze in campo di questo suo nuovo racconto intorno al desiderio e alle sue variazioni che toccano una gamma infinita di sentimenti, gelosia, possesso, controllo. Sentimenti...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi