Visioni
«The Seed of the Sacred Fig», l’Iran di oggi e le sue oppressioni
Cannes 77 Mohammed Rasoulof arriva sulla Croisette dopo la fuga dal Paese islamico che lo aveva condannato. L’uccisione di Mahsa Amini, il movimento Donna Vita Libertà, una famiglia che incarna il conflitto
Immagine da «The seed of the sacred fig» di Mohammad Rasoulof
Cannes 77 Mohammed Rasoulof arriva sulla Croisette dopo la fuga dal Paese islamico che lo aveva condannato. L’uccisione di Mahsa Amini, il movimento Donna Vita Libertà, una famiglia che incarna il conflitto
Pubblicato 6 mesi faEdizione del 25 maggio 2024
Cristina PiccinoCANNES
Una standing ovation ha accolto la proiezione ufficiale di The Seed of the Sacred Fig, in concorso per la Palma, con Mohammad Rasoulof che prima sul tappeto rosso, con l’attrice Golshifteh Farahani, e poi in sala teneva fra le mani le fotografie dei suoi attori, Missagh Zareh e Soheila Golestani ai quali le autorità iraniane non hanno permesso di uscire dal Paese. Rasoulof, insieme alla figlia, la stessa che aveva ritirato al suo posto l’Orso d’oro alla Berlinale per Il male non esiste (2020) lasciando poi il Paese, è fuggito dall’Iran attraversando le montagne qualche giorno fa, dopo la condanna...