Internazionale
Modi non mantiene le promesse, i contadini indiani puntano su New Delhi
Altri trattori Il movimento in lotta per il «prezzo minimo di vendita» torna in strada dopo la grande rivolta del 2021. All'epoca la repressione fece 600 morti. Le autorità dello stato dell’Haryana provano a bloccare la marcia della protesta verso la capitale: scontri violenti tra polizia e braccianti punjabi. Un bel problema per il premier a pochi mesi dalle elezioni
Lacrimogeni e cariche contro i manifestanti ieri a Shambu, al confine tra Punjab e Haryana – Ap
Altri trattori Il movimento in lotta per il «prezzo minimo di vendita» torna in strada dopo la grande rivolta del 2021. All'epoca la repressione fece 600 morti. Le autorità dello stato dell’Haryana provano a bloccare la marcia della protesta verso la capitale: scontri violenti tra polizia e braccianti punjabi. Un bel problema per il premier a pochi mesi dalle elezioni
Pubblicato 10 mesi faEdizione del 14 febbraio 2024
Martedì 13 febbraio più di diecimila contadini dello stato indiano del Punjab hanno cercato di raggiungere la capitale New Delhi per protestare contro il governo centrale. Il motto della mobilitazione «Dilli Chalo!», ovvero «andiamo a Delhi!», riprendeva la gigantesca manifestazione che nel 2021 coinvolse decine di migliaia di braccianti provenienti da tutta l’India del Nord. Riferimento non casuale, poiché i temi della protesta di questo inizio 2024 sono strettamente legati alla lotta vinta dal movimento contadino poco più di due anni fa. Quella manifestazione durata quasi un anno e mezzo era stata lanciata dopo che il governo guidato da Narendra...