Internazionale
Modi parla di diritti, ma il Kashmir è ridotto al silenzio
India Coprifuoco, checkpoint e arresti di massa nell’(ex) Stato indiano dopo la revoca unilaterale dello statuto speciale. La Cina protesta, il Pakistan caccia l’ambasciatore di New Delhi
Un paramilitare indiano perquisisce un civile durante il coprifuoco imposto in Kashmir – Ap
India Coprifuoco, checkpoint e arresti di massa nell’(ex) Stato indiano dopo la revoca unilaterale dello statuto speciale. La Cina protesta, il Pakistan caccia l’ambasciatore di New Delhi
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 9 agosto 2019
«Mi congratulo con la popolazione del Jammu e Kashmir, del Ladakh e dell’intera nazione. Quando certe cose sono lì da sempre presumiamo non possano mai cambiare. Questo è stato per l’articolo 370». Così, alle otto di ieri sera, il primo ministro indiano Narendra Modi ha aperto il suo discorso alla nazione sulla modifica dell’articolo che da 70 anni sanciva lo statuto speciale e, tecnicamente, temporaneo dello Stato del Jammu e Kashmir. Per effetto della revoca, confermata dal parlamento federale indiano, lo Stato è stato diviso in due union territories amministrati da New Delhi: il Jammu e Kashmir e il Ladakh....