Visioni
«Mon crime», un colpo di teatro per reinventare la società
Al cinema François Ozon rilegge con umorismo il vaudeville tra scontro di genere e gioco della messinscena. Due giovani amiche, l’omicidio di un produttore, la vittoria delle donne. Con Nadia Tereszkiewicz e Pauline Mauléon, e l’incursione di Isabelle Huppert
Nadia Tereszkiewicz in una scena del film
Al cinema François Ozon rilegge con umorismo il vaudeville tra scontro di genere e gioco della messinscena. Due giovani amiche, l’omicidio di un produttore, la vittoria delle donne. Con Nadia Tereszkiewicz e Pauline Mauléon, e l’incursione di Isabelle Huppert
Pubblicato più di un anno faEdizione del 4 maggio 2023
François Ozon è un regista che non riesce a stare fermo, col suo amato R.W Fassbinder, a cui aveva dedicato lo scorso anno Peter Von Kant, condivide almeno la velocità creativa che lo vede realizzare un titolo all’anno. Ecco che dopo quel film, nel concorso della scorsa Berlinale, arriva Mon Crime – La colpevole sono io, un film del tutto diverso, che dal teatro da camera di catastrofi emotive del precedente passa a una rivisitazione del vaudeville. Ma anche questa è una cifra che caratterizza il regista francese, che ama confrontarsi con generi e forme narrative per rivisitarle e cambiarne...