Internazionale
Morales ripara in Messico. Bolivia a rischio massacro
Il giorno dopo le dimissioni Con i militari dalla parte dei golpisti la protesta nelle strade diventa «orda delinquenziale». E scatta la repressione. L'ascesa politica di "Macho Camacho", che riporta la Bibbia a Palazzo Quemado. E la resistenza dei "poncho rossi". E ora anche chi ha rotto con Evo per le sue politiche "estrattiviste" ora teme la destra razzista al potere
Scontri tra polizia anti sommossa e militanti del Mas (Movimiento al Socialismo) nelle strade di La Paz – Ap
Il giorno dopo le dimissioni Con i militari dalla parte dei golpisti la protesta nelle strade diventa «orda delinquenziale». E scatta la repressione. L'ascesa politica di "Macho Camacho", che riporta la Bibbia a Palazzo Quemado. E la resistenza dei "poncho rossi". E ora anche chi ha rotto con Evo per le sue politiche "estrattiviste" ora teme la destra razzista al potere
Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 13 novembre 2019
Appena sabato scorso, prima che si consumasse il golpe, il comandante generale delle Forze armate boliviane Williams Kaliman, lo stesso che di lì a qualche ora avrebbe “suggerito” a Morales di rinunciare, era stato categorico: «Non ci scontreremo mai con il popolo». Ma evidentemente c’è popolo e popolo. Così, se, prima della caduta del governo, le forze di opposizione avevano potuto agire indisturbate appiccando il fuoco, aggredendo e assaltando, dopo, contro le proteste dei sostenitori di Morales contro il colpo di stato, la repressione è scattata puntualmente, con un bilancio già di diversi feriti. «CONTRO GLI ATTI VANDALICI che causano...