Europa
Moria, filo spinato e droga: inferno greco per migranti
Grecia Nei container-prigione dell’isola di Lesbo, tra psicofarmaci e muri, vivono 21 mila persone che chiedono di entrare in Europa. La maggior parte è afghana. Ieri l’ultimo tentativo di approdo finito in naufragio ha causato almeno 12 vittime
Moria, Grecia
Grecia Nei container-prigione dell’isola di Lesbo, tra psicofarmaci e muri, vivono 21 mila persone che chiedono di entrare in Europa. La maggior parte è afghana. Ieri l’ultimo tentativo di approdo finito in naufragio ha causato almeno 12 vittime
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 12 gennaio 2020
Angela RicciMORIA (ISOLA DI LESBO)
Ancora una tragedia dei migranti ieri nel mar Egeo, con il naufragio di un’imbarcazione che ha causato la morte di almeno 12 migranti, tra cui alcuni bambini. Ci sono 21 superstiti, salvati dalla Guardia Costiera che precisa che le operazioni di salvataggio continuavano a sud est dell’isola greca di Paxi, ma ci sarebbero anche molti dispersi, pochissime le speranze di trarli in salvo, perché a bordo dell’imbarcazione ci sarebbero stati almeno 50 migranti, alcuni dei quali pare fossero afghani. Secondo Unhcr, l’agenzia Onu che si occupa dei rifugiati, nel 2019 sono stati 74.500 i migranti passati dalla Turchia alla Grecia,...