Italia
Msf: «Impossibile tornare in acque internazionali. Dobbiamo rispettare il diritto del mare»
Mediterraneo Juan Matías Gil è capomissione della Geo Barents, la più grande delle navi di soccorso. In quest'ultima missione ha salvato 572 persone. 357, ritenute «vulnerabili», sono state fatte scendere ieri. Per le altre ancora nulla da fare
Juan Matías Gil – Msf
Mediterraneo Juan Matías Gil è capomissione della Geo Barents, la più grande delle navi di soccorso. In quest'ultima missione ha salvato 572 persone. 357, ritenute «vulnerabili», sono state fatte scendere ieri. Per le altre ancora nulla da fare
Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 8 novembre 2022
Giansandro MerliINVIATO A CATANIA
Juan Matías Gil, 42 anni argentino, è capomissione da terra di Medici senza frontiere (Msf). Al suo attivo ha molti anni di lavoro nel soccorso civile e diverse missioni in mare. Tra i vicoli del centro storico di Catania, mentre prende una pausa dopo una giornata complicata in cui le autorità italiane hanno fatto sbarcare solo i naufraghi ritenuti «vulnerabili», dice al manifesto di trovarsi davanti a «una situazione totalmente inedita». Come sono andate le operazioni di sbarco? Sono state veloci ma a bordo abbiamo ancora 215 persone [durante la notte una di queste è stata trasferita in ospedale per...