Internazionale
Msf: «Servono più canali legali per far uscire i migranti dalla Libia»
Mediterraneo Nell’ultimo rapporto l’Ong critica i paesi dell’Unione europea e le agenzie delle Nazioni unite. Il nodo gordiano resta il rapporto tra l'intervento umanitario e le politiche securitarie
Migranti diretti in Europa intercettati dalla guardia costiera libica a Gasr Garabulli – Ap/Yousef Murad
Mediterraneo Nell’ultimo rapporto l’Ong critica i paesi dell’Unione europea e le agenzie delle Nazioni unite. Il nodo gordiano resta il rapporto tra l'intervento umanitario e le politiche securitarie
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 22 giugno 2022
Sul dramma che i migranti vivono in Libia si è detto e scritto molto. Agenzie Onu, Ong indipendenti e gli stessi rifugiati hanno squarciato il velo su una quotidianità di violenze, torture e omicidi. Anche naufragi e sbarchi ricevono un’alterna attenzione, offuscata di recente dall’arrivo dei profughi ucraini. Si parla meno, invece, delle opportunità e dei limiti dei canali legali di uscita dal paese nordafricano. UN BILANCIO, a tratti impietoso, dell’intervento umanitario delle due principali agenzie Onu che si occupano di migranti è stato fatto da Medici senza frontiere (Msf) nel rapporto Fuori dalla Libia. Aprire canali sicuri per i...