Internazionale
Mumbai, la città al massimo
Il racconto La città al massimo, nel racconto in prima persona di Alberto Prunetti: le relazioni, le strade, i bar, Bhollywood e i taxisti
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Il racconto La città al massimo, nel racconto in prima persona di Alberto Prunetti: le relazioni, le strade, i bar, Bhollywood e i taxisti
Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 22 luglio 2013Edizione 22.07.2013
Alberto PrunettiMumbay
Non so come chiamarla. A me viene Mumbai, perché ci ho vissuto quando ormai tutti la chiamavano Mumbai. Però non mi va neanche di darla vinta a chi l’ha ribattezzata anni fa in senso identitario, col nome della lingua marathi. Bombay l’ha voluta Mumbai lo Shiv Sena, il movimento xenofobo e destroide di Bal Thackeray, il padrino da poco defunto che a Maximum City muoveva ogni cosa: dalla politica all’industria cinematografica di Bollywood. É una città che, nel suo centro, dislocato a sud, risulta spezzata a metà. La barriera è un ponte che collega il centro storico – formato dal...